I dissuasori stradali fanno parte della quotidianità sia per gli automobilisti che per i pedoni.
La loro funzione principale è quella di impedire il parcheggio o la sosta dei veicoli in aree predeterminate, zone pedonali e aree verdi, ma al tempo stesso delimitare i percorsi dei pedoni e delle piste ciclabili in modo che sia sempre chiaro a tutti dove si possa o meno passare.
Abbiamo anche i dissuasori stradali di velocità come gli speed check o i dossi artificiali che hanno la funzione di rallentare la marcia degli autoveicoli.
Tipologie e utilizzo dei dissuasori stradali
Come sono fatti i dissuasori stradali?
In realtà non esiste una forma o un modello unico, ma vanno bene tutte quelle configurazioni che servono per impedire il passaggio delle macchine e quindi la sosta o il parcheggio di un veicolo oppure ancora di un motociclo o autocarro ad esempio davanti ad un passo carrabile, ad una via privata che sia percorribile soltanto dai residenti, nelle zone a traffico limitato e in tutto quello che abbia bisogno di limiti ben precisi.
Possono assumere più classicamente le forme di pali e paletti, anche dotati di luci a led per essere visibili nelle ore notturne e in caso di cattivo tempo, così come di ‘panettoni’ in cemento, colonne, fioriere, barriere, ma anche cordoni.
I dissuasori stradali possono essere fatti di qualunque materiale, dal ferro alla plastica passando per il calcestruzzo, la ghisa, l’alluminio o il legno. L’aspetto più importante è che devono essere sempre e comunque essere visibili da parte del conducente di un veicolo e non devono essere fonte di pericolo per i pedoni, in particolari anziani, bambini e diversamente abili.
Alcuni modelli inoltre possono essere dotati di un rilevatore acustico che garantisca il passaggio dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine.
Dissuasori stradali, ci sono anche quelli di velocità
Alla categoria dei dissuasori stradali appartengono però anche i dissuasori di velocità, entrati ormai a far parte della quotidianità di automobilisti e motociclisti sia sulle strade cittadine che su quelle extraurbane.
Sono dispositivi elettronici installati ai bordi delle strade, oppure comunque in punti dove non possano provocare distrazioni e incidenti.
Si tratta di colonnine, solitamente verniciate di arancione. Avvisano i conducenti della velocità che stanno tenendo soprattutto se supera il limite ricordando loro cosa rischiano. Come la decurtazione di punti sulla patente e come sanzione. In alcuni casi però, ove chiaramente specificato, possono essere integrati da videocamere e fotocamere che si affiancano al rilevatore della velocità. Quindi possono essere utilizzati per la rilevazione delle infrazioni e come testimoni oculari in caso di contravvenzione.
Dossi-rallentatori
Altra tipologia di dissuasori di velocità sono dei dossi rallentatori applicati sul manto stradale in materiale plastico (solitamente gomma vulcanizzata). Il guidatore per evitare di procurare danni alla macchina è costretto a rallentare la corsa, soluzione valida soprattutto nei pressi di zone residenziali.
Generalmente sono fatti on in gomma vulcanizzata o in conglomerato.
Come vengono regolamentati i dissuasori stradali: La normativa
L’utilizzo dei dissuasori stradali, a cominciare dalla loro forma e posizionamento, è regolamentato dall’articolo 42 del Codice della Strada.
Al primo punto l’articolo specifica il loro utilizzo che è esclusivamente quello di impedire la sosta in particolari zone determinate, evitando così anche la sosta abusiva.
Secondariamente i dissuasori stradali non possono essere troppo vistosi o comunque esulare completamente dal contesto urbano nel quale si inseriscono. Anche perché possono svolgere la funzione di fare da linea di confine tra la carreggiata stradale e l’area destinata soltanto ai pedoni, oppure dal parcheggio riservato.
Sarà l’ente proprietario della strada (Comune, Provincia, Regione o altro) a scegliere il modello di dissuasore da piazzare in quella singola strada o piazza, ricordandosi sempre che i dissuasori stradali devono essere segnalati e visibili da tutti.
Infine tocca all’Ispettorato del Ministero dei lavori pubblici concedere l’autorizzazione per i dissuasori stradali e tocca invece all’Ente proprietario emettere l’ordinanza per i lavori necessari.
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