Nell’articolo precedente abbiamo tratto i seguenti argomenti:
Introduzione
Dehor su suolo pubblico, vincoli e normative
Dimensioni e geometria del dehor.
Sistemi di riscaldamenti.
Normative: permessi paesaggistici per frangivento?
Ora andiamo a concludere l’articolo trattando gli argomenti che seguono:
Dehor su suolo pubblico
Opzioni progettuali: elementi da considerare
Una volta ottenuto un quadro normativo preciso potete valutare le seguenti opzioni progettuali (o possibili componenti del dehor):
Copertura, protezione superiore: le soluzioni più utilizzate sono:
Ombrelloni.
Tende.
Strutture in acciaio (opere da fabbro.)
Pergole bioclimatiche.
Pedana inferiore: da realizzarsi necessariamente quando si hanno pendenze importanti sul suolo o quando si ha la necessità di fissare inferiormente degli elementi ma il comune non permette di effettuare fori. La pedana essendo sostanzialmente una maglia in acciaio appoggia a terra (non fissata) è sufficientemente rigida da permettere il fissaggio ad essa ad esempio dei paraventi.
Protezioni laterali: le chiusure perimetrali, anche se semplici paraventi, hanno anche la funzione di indirizzare il flusso dei clienti è di ridurre il rischio che qualcuno possa andarsene senza aver saldato. Qualora necessario le protezioni perimetrali possono essere cieche o con vetro acidato. Queste le principali macrotipologie:
Paravento ad appoggio: disponibile in vari modelli: con fioriera integrata, con vetro inclinato e luci oppure con panca.
Paravento saliscendi.
Vetrate parcheggio / pieghevoli; necessitano di struttura superiore.
Vetrate saliscendi: necessitano di struttura superiore.
Teli plastici.
Consiglio:
qualora si utilizzano protezioni perimetrali fisse in vetro ponete particolare attenzione all’altezza delle stesse.
Spesso ci vengono richieste altezze di 1600/2000 mm con l’idea di proteggere maggiormente dal vento.
Considerate tuttavia che in caso di giornate molto soleggiate il vetro posto a tale altezza può creare effetto serra e quindi disagio alle persone sedute in prossimità della barriera.
Il nostro consiglio è quello di realizzare paravento di altezza 1400/1500 mm al massimo.
Tale misura è sufficiente per proteggere persone sedute ed evita l’irraggiamento diretto ad altezza viso. In alternativa valutate le soluzioni saliscendi.
Panchina paravento-
Paravento vetro e illuminazione
Elementi di arredo: pavimento, tavoli e sedie.
Si tratta principalmente di aspetti di design.
Evitate in caso di spazi ridotti elementi troppo grandi.
Ricordate che prodotti modulari permettono di adeguarsi al meglio al carico di lavoro del momento. Le soluzioni con seduta a panca sono un esempio di modularità.
Sistemi di riscaldamento (o di raffrescamento estivo):n caso si utilizzino questi sistemi consigliamo di utilizzare chiusure perimetrali con tenuta agli atmosferici. Sistemi disponibili:
Ad Irraggiamento (elettrici)
A gas
Ad aria (Pompa di calore/raffrescamento)
A pavimento (con elementi scaldanti nascosti nella pedana)
Illuminazione: è scontato che sia importante per le strutture con copertura.
Le pergole bioclimatiche o i tendaggi includono spesso sistemi con led. Non sottovalutatela anche nei dehor con ombrelloni e paravento.
L’illuminazione è la chiave della visibilità del vostro dehor nelle ore di buio.
Dimensione e geometria dei dehor
Quando definite la geometria del dehor considerate questi aspetti:
Esposizione agli agenti atmosferici: a seconda delle zone geografiche vi sarà una direzione predominante da cui arriva il vento.
Il nord è il punto più freddo e il sud quello più caldo. Valutate l’irraggiamento solare e definite di conseguenza le zone d’ombra.
Posizione delle aperture: studiate il punto di ingresso / uscita delle persone.
Solitamente è buona regola lasciare almeno 1000 mm di passaggio. In zone particolarmente ventose si possono avere porte in vetro con apertura tipo saloon (va e vieni).
In caso di dehor con copertura tipo pergola bioclimatica si avranno porte a tutt’altezza.
Quando definite la posizione dei tavoli tenete conto del flusso massimo di persone che vi aspettate sia nel dehor.
Definite i percorsi dei camerieri.
Integrare interno ed esterno
Integrare il dehor con l’interno attraverso una vetrina del negozio completamente apribile. Una pratica che si sta diffondendo sempre più è integrare il dehor con il locale esterno attraverso la realizzazione di una vetrina completamente apribile.
Questo permette nel periodo estivo di dare continuità tra esterno ed interno del locale.
Loghi ed immagine: studiate la posizione dei loghi in funzione della geometria del dehor e della direzione di maggior flusso dei clienti.
L’utilizzo di ampie superfici in vetro permette di posizionare le pellicole con i vostri loghi in diversi punti.
Ricordate che posizionare le insegne in alto dona maggiore visibilità da lontano, mentre da vicino le sguardo delle persone è più basso dell’altezza della vetrina.
Soluzioni comuni
Le soluzioni più comuni nella realizzazione dei dehor sono:
Geometria rettangolare con un lato in appoggio sull’edificio esistente. Con porta d’ingresso centrale.
Geometria rettangolare centrale (a sè stante, non in prossimità di un edificio). Con quattro lati liberi. Almeno due punti di passaggio.
Vengono poi distinte tre macro-tipologie di progetti:
Dehor basilare: composto da soli paravento da appoggio al perimetro (h1400 mm) e ombrelloni a protezione superiore. Porta di ingresso libera.
Dehor completo: composto da paravento saliscendi al perimetro (h1900 mm), Tendaggi superiori. Presenza della pedana. Porta di ingresso con apertura va e vieni.
Dehor coperto: pedana con pavimentazione, struttura superiore completa di copertura ad altezza 2500 mm (pergola bioclimatica o struttura tubolare in acciaio).
Chiusure perimetrali a tutt’altezza vetrate (pieghevoli, fissi, saliscendi). Porta di ingresso con anta in vetro.
A completamento il sistema di riscaldamento e illuminazione.
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